Sulle mura storiche di Suvereto, e su due lecci in una piazza sotto la Rocca da dove si va a vedere il mare, campeggiavano dieci striscioni “poetici” di tre metri e decine di fogli stampati e plastificati, su cui erano impressi i versi di poesie scritte dopo l’anno 2000 selezionate da Maria Rosaria Perilli, scrittrice poetessa, critica letteraria. Una piccolissima, minima, antologia largamente arbitraria che voleva semplicemente ricordare atutti i presenti che la poesia non è necessariamente un genere antico, dei secoli passati.